Iva Berasi - articoli, lettere e interviste dalla stampa | |||||
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Trento, 12 giugno 2009 Trova spazio in questi ultimi tempi sull’Adige la difficile situazione dell’Azienda di Promozione Turistica di Folgaria. Alle difficoltà economiche sembra si aggiungano, scontate in questi casi, le incomprensioni tra chi ha la responsabilità della programmazione e gestione dell’azienda e gli operatori del settore. Non entro nel merito, non mi compete e non conosco i termini della questione, mi sorge però una riflessione sul ruolo delle Apt d’ambito. È importante ma non sufficiente riuscire ad accaparrarsi eventi che dipendono quasi esclusivamente, dando per scontato la bellezza del nostro ambiente, dalle risorse che si è in grado di mettere in campo, dalle relazioni che si sono create nel tempo e/o dai rapporti con persone che tali relazioni detengono. Eventi significativi sono strategici per la promozione di un territorio e la Trentino SpA ne ha portati in provincia di importanti, distribuiti in rapporto alle caratteristiche dello stesso in termini ambientali, di strutture e presenza di professionalità. Credo però che l’obiettivo più importante, difficile ma strategico, per le Aziende di Promozione, sia quello di favorire una sempre migliore qualità dell’offerta turistica nel proprio ambito, puntando a motivare gli operatori verso una crescita responsabile e far nascere la consapevolezza del ruolo che ogni abitante interpreta, per diventare esclusivi in un mondo di forte competitività. Il turismo non è affare solo degli operatori di settore e i turisti arrivano se un territorio tutto, saprà essere attento, attrattivo e ospitale. A Folgaria, in una situazione di difficoltà, si scopre che non c’è unità nella strategia operativa e non c’è coesione tra i soggetti che contribuiscono alla stessa. Se una comunità non è consapevole delle proprie ricchezze e specificità, non ne è orgogliosamente promotrice e protettrice e non si spende per fare squadra, tutto il sistema resta in piedi solo in rapporto alle risorse finanziarie a disposizione, che potrebbero non essere eterne. La crescita di un’identità territoriale aperta al mondo, il fare sistema nel proprio ambito d’azione, passa sì, attraverso una capacità imprenditoriale individuale ma anche attraverso una altrettanto importante strategia condivisa. Un turista sentirà allora parlare lo stesso linguaggio sia che entri in un ristorante, dal giornalaio, in un albergo o chieda informazioni a un passante, cogliendo il senso della comune appartenenza a un territorio esclusivo. In questo le Apt d’ambito, anche insieme alle Proloco, potrebbero avere un ruolo strategico di coesione e crescita territoriale a partire dalle scuole, alle società sportive, culturali, sociali, a tutte le realtà economiche, quelle turistiche ma anche e soprattutto quelle agricole, commerciali e artigiane. Tanti soggetti che si riconoscono in un percorso comune di valorizzazione del territorio in tutte le sue espressioni, all’interno del quale tutti ne sono partecipi, protagonisti e ne godono le ricadute. Un insieme di ambiti specifici, con una consapevole e condivisa identità, che nella somma delle territorialità dà significato a un sistema trentino d’accoglienza che coinvolge tutti i territori, ma soprattutto gli abitanti di un territorio, a partire dalla persona comune, che non vedrà il turista come un intruso perché pensa che a lei non serve, ma sorriderà allo stesso perché si sentirà partecipe di un progetto. Il Trentino è molto conosciuto a livello nazionale e internazionale, promuovere il Trentino fra i trentini, servirà affinché tutte le componenti sociali ed economiche, sentano una comune responsabilità all’interno di un sistema turistico sostenibile e quindi duraturo nel tempo, consapevoli che è la voce più importante del nostro bilancio. Iva Berasi
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IVA BERASI |
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